Nerazzurri più forti delle delle assenze: De Oliveira, Coco, Osvaldo e Murilo firmano il successo
Mammarella dopo la favola si conferma un gigante, De Oliveira segna sempre, Coco Wellington dirige l’orchestra e Murilo fa il leader maximo. Metteteci anche la sostanza di Lukaian e Bordignon e il primo acuto in A di Osvaldo: la miscela del 2 a 5 sul parquet della Lazio è questa. Anche le assenze pesantissime di Bertoni e Jonas (e Lima è a mezzo servizio), così, non fanno paura. “La partita si è confermata ostica, è stata aperta fino a cinque minuti dalla sirena – ha detto a fine partita il vice di Ricci, Luca Di Eugenio – . Ma siamo riusciti a portarla a casa, l’obiettivo che ci eravamo dati alla vigilia. Una vittoria fondamentale per il nostro cammino. Su di noi ci sono grandi aspettative, ma per noi oggi conta solo vincere. Onore alla Lazio, che ci ha messo in grande difficoltà”.
L’avvio sprint della Lazio sorprende i nerazzurri. Fortini apre la partita dopo due minuti, ma Laion concede il pari pochi secondi dopo lasciando la porta sguarnita e offrendo a De Oliveira la palla del pari. Al 6’ Murilo vicino al raddoppio. A metà tempo arriva il raddoppio: De Oliveira fa l’assistman per Coco, che sbuca in area e trova l’angolino scoperto. A 5’ dall’intervallo, Angelini chiama un time out e chiede ai suoi di alzare il pressing per trovare il pareggio. Lo fa impiegando anche il portiere Laion fuori dai pali, ma senza trovare sbocchi. L’unica vera chance laziale (Mammarella al 17’ salva i suoi, deviando il tiro di Fortini) nasce da un errore di De Oliveira al limite dell’area. Nel finale due ghiotte occasioni per triplicare: Bordignon sbatte sull’incrocio dei pali con un sinistro dalla distanza. A 30’’ dalla sirena, De Oliveira con il tacco gela il PalaGems, ma il pallone incoccia sul palo e torna in campo.
Il cliché della ripresa somiglia a quello della prima parte: la Lazio ricomincia con l’acceleratore schiacciato e con Laion sempre a metà campo in aggiunta ai quattro di movimento. Dopo qualche minuto di sofferenza, i nerazzurri ricominciano a farsi vedere dalle parti di Laion, ma i padroni di casa trovano il pareggio all’8’, ancora con Gedson. Momento buono dei laziali, ma è chiaro che forzare così fino alla fine è impossibile. Al primo break, la palla del nuovo vantaggio capita al portoghese Osvaldo: controlla di suola e sinistro potente in porta per 2-3. Primo gol in serie A per il Panteron. La Lazio è tutta nel suo portiere, che fa e disfa: a 5’ dalla fine, prende un incrocio dalla distanza, poi controlla il rimpallo con una mano e si fa espellere per doppio giallo. In superiorità numerica, Calderolli e compagni confezionano la palla del poker con De Oliveira (fa 11 in campionato) e chiude la partita. Nel finale anche un premio per capitan Murilo, che firma il 5° gol nerazzurro e festeggia la sua giornata da leader assoluto. “L’importante è fare sempre tre punti – ha detto il capitano a fine partita – , non possiamo lasciarci scappare davanti le prime due per raggiungere i nostri obiettivi. Peccato per qualche infortunio, ma il gruppo sta molto bene insieme e adesso conta solo fare punti per arrivare bene ai momenti che contano”.
LAZIO – ACQUAeSAPONE UNIGROSS 2-5 (pt 1-2)
LAZIO: Laion, Liistro, Pichi, Gastaldo, Fortini, Gedson, Chilelli D., Chilelli T., Bizjak, Lupi, Biscossi, Luce. All. Angelini.
ACQUAeSAPONE UNIGROSS: Mammarella, Sergio, Lima, Bordignon, Osvaldo, Murilo, Calderolli, Lukaian, De Oliveira, Coco Wellington, Rocha, Casassa. All. Ricci.
ARBITRI: Pezzuto di Lecce, Cursi di Jesi, Gentile di Roma1, crono Stelluti di Ancona.
MARCATORI: nel p.t. 2’19’’ Fortini (L), 3’08’’ De Oliveira (A), 10’15’’ Coco Wellington (A); nel s.t. 8’01’’ Gedson (L), 12’ Osvaldo (A), 14’50’’ De Oliveira (A), 18’40’’ Murilo (A).
NOTE: espulso Laion (L) per doppia ammonizione; ammoniti Gedson (L), Laion (L), Chilelli T. (L), Murilo (A).