Parla il preparatore atletico, dalla serie B alla Champions: “Lavoreremo per essere subito competitivi”
Il prossimo 20 agosto tornerà sul parquet per dare il via alla sua 12a stagione da preparatore fisico dell’AcquaeSapone Unigross. Il “Profao” Paolo Aiello, 39 anni, era arrivato con i nerazzurri in serie B reduce dai fasti del Perugia dei primi anni 2000. Ha centrato rapidamente due promozioni, poi ha vissuto la grande attesa e i sacrifici di tutto l’ambiente per portare in dote alla famiglia Barbarossa i primi titoli della sua storia: i trofei del 2014, la Winter Cup e, finalmente, quell’agognato tricolore, in tandem con la seconda Coppa Italia. E adesso un nuovo step: il debutto europeo per il preparatore atletico di Catanzaro, ormai adottato dall’Abruzzo.
Che programma di lavoro ha pianificato assieme a mister Pérez per il periodo precampionato? “Con il mister ci relazioniamo costantemente. La struttura di lavoro non sarà particolarmente complessa: inizieremo con un volume di lavoro importante a differenza delle stagioni precedenti, ma gestiremo con molta cautela l’intensità delle singole sedute e le settimane, cercando di monitorare il tutto nel migliore dei modi, con gli strumenti a nostra disposizione”.
Il girone di Champions ai primi di ottobre cambia i piani di lavoro rispetto agli anni passati: l’obiettivo è entrare in condizione al più presto? “Sicuramente l’impegno Champions ci costringerà ad essere subito competitivi. L’unico rammarico sarà quello di dover arrivare a disputare questa prima fase con poche partite ufficiali sulle gambe, di conseguenza dovremo ricercare fin da subito un clima di lavoro il più vicino possibile a quello di gara. Perché la massima secondo cui “Allenarsi non equivale a giocare” è assolutamente vera”.
Dopo undici stagioni, comincia la 12a da preparatore fisico dell’AcquaeSapone Unigross e finalmente avrà lo scudetto sul petto: che effetto le fa? “Sì, quella che sta per iniziare è la mia dodicesima stagione con l’AcquaeSapone. A dir la verità mi era già successo ai tempi del Perugia di iniziare la stagione con il tricolore sul petto, però di quella vittoria ero stato solo tifoso esterno e non protagonista, come oggi. Questo successo che abbiamo inseguito per tanti anni è frutto di un percorso sicuramente non semplice, ma che con la forza della programmazione e della struttura societaria che ci sostiene abbiamo raggiunto, entrando di diritto nella storia del futsal, con un “doblete” Coppa-Scudetto che era capitato una sola volta, se non erro”.
La serie A 2018/2019 non vedrà ai nastri di partenza Pescara, Luparense e Kaos, tre big del futsal italiano. Che campionato sarà? “Iniziare senza due, tre squadre blasonate ha già sortito il suo effetto-stupore in tutti noi. Non so che campionato ci aspetti, ma sarà comunque competitivo. Ne sono convinto perché il livello dei tecnici, italiani e non, è molto alto. Stesso discorso vale per la qualità dei giocatori. Approfitto per augurare buon lavoro a tutti gli addetti ai lavori, in particolare ai colleghi “Prof”, sperando che sia per tutti una stagione di crescita professionale e confronti costruttivi”.