Il portiere classe 2001 dalla C1 alla serie A. E Tarantino lo convoca per l’Italia Under 19
Dal Camp per portieri di Stefano Mammarella a compagno di spogliatoio di Stefano Mammarella. Quella di Alessandro Fior è una favola dello sport. Che si compie nel giro di sei mesi. Il portiere veneto classe 2001 da ieri lavora fianco a fianco al 34enne collega candidato per i Futsal Awards come Miglior portiere del mondo.
Dalla C1 alla serie A, un balzo che gli è valso subito una convocazione nell’Italia Under 19: il t Tarantino ieri lo ha inserito nella lista degli Azzurrini che voleranno, dal 17 al 20, a Brovary City, in Ucraina per le amichevoli contro i padroni di casa.
“E’ un sogno che si avvera in poco tempo, e nel migliore dei modi”, dice Fior, ancora emozionato.
“Giocavo in C1, e nell’Under 19, con il Futsal Giorgione. I dirigenti e il mio allenatore sono molto contenti per me, per questa esperienza unica, anche se sono dispiaciuti perché sono andato via. Ma mi hanno lasciato carta bianca e non mi hanno ostacolato in nessun modo. Li ringrazio di cuore”, prosegue il giovane portiere, da ieri al lavoro agli ordini di Luca Di Eugenio, che lo ha visto muoversi tra i pali la scorsa estate al Camp di Mammarella e lo ha voluto in nerazzurro.
“Di Eugenio mi scriveva sempre per sapere come stava andando la trattativa. Quando gli ho scritto “Mister, firmo” era molto contento”, racconta ancora Fior, che compirà 18 anni il prossimo 26 aprile.
La scorsa estate era un fan di Mammarella che, come tanti altri, si era sobbarcato chilometri di autostrada per partecipare al Camp estivo del portierone abruzzese. Oggi sono colleghi di reparto e spogliatoio. Che storia… “Non pensavo di arrivare a dicembre, pensavo che si sarebbe fatto tutto l’estate prossima. Ma sono contento di essere arrivato adesso perché so che potrò crescere molto di più cominciando a lavorare già in questi mesi, dalla stagione in corso, assieme a mister Di Eugenio, a Pérez, Stefano e agli altri portieri”.
Dal liceo di Cittadella al “D’Ascanio” di Montesilvano, il primo obiettivo stagionale di Fior è convincere mamma e papà che la buona media in pagella sarà mantenuta anche in Abruzzo. “Sì, per me è importante, cercherò di coniugare allenamenti e studio”, assicura lo studente di quarto superiore.
Da oggi, però, Fior è un portiere di serie A e potrebbe addirittura soffiare il posto a Mammarella. “Magari…”, e giù una grossa risata. Piena di speranza.