Gioca un tempo stellare, merita, ma spreca tantissimo e deve arrivare all’extratime per domare la Lazio. Ma alla fine centra l’obiettivo: l’AcquaeSapone Unigross passa al PalaGems con un 3-5 maturato nei supplementari con il portiere di movimento. Un risultato che non rende bene l’idea di quanto la squadra di Tino Pérez abbia potuto costruire e poi sciupare dalle parti di Laion. Merito anche dei padroni di casa se la gara non si chiude in anticipo: orgoglio e il solito Laion permettono a Chilelli e compagni di provarci fino alla fine.
Ai quarti di finale di Coppa della Divisione, però, passano Murilo e compagni: gara secca il prossimo 10 aprile al PalaSantaFilomena contro la Luparense, che ha battuto a domicilio il Cisternino.
Il primo tempo si apre con il gol di Bocao dopo 1’. Gioca sciolta e crea tantissimo la squadra di Pérez, ma quanto spreca! Il palo di Calderolli è solo l’inizio di 20’ difficili da descrivere: Lazio in crisi totale. Anche Murilo si aggiunge alla lista degli spreconi: dal secondo palo non chiude in porta un gol fatto. A metà tempo è ancora palo con Bocao. Troppa leggerezza sotto porta viene punita dalla squadra di casa: arriva il pareggio sul classico tiro da fuori di Laion, che attraversa il nugolo di giocatori davanti a Mammarella coprendo la visuale al portiere chietino. L’AeS produce tanto e il divario è enorme in campo: per questo quando arriva il grande gol di Bocao per l’1-2 quasi applaudono anche i tifosi laziali.
Nella ripresa, i nerazzurri cercano di gestire e consentono alla squadra biancoceleste di restare in partita e di crescere con il passare dei minuti. Al 10’ Mammarella rischia grosso con Gedson sul secondo palo che manca l’aggancio. Sul ribaltamento Calderolli spreca il tris nerazzurro da un metro, poi Bocao servito da Bordignon con il piatto a porta vuota calcia fuori. Ancora Coco dal secondo palo non concretizza. Calderolli fa un numero dei suoi, ma sbatte sulla traversa. Sembra una maledizione. Ma poi a 15’12’’ c’è il palo di Laion (che poi si lancia sul pallonetto di Bordignon per evitare il 3 a 1 in spaccata fuori dall’area) a spaventare i nerazzurri. E’ un cattivo presagio perché la Lazio pareggia a 4’30’’ dalla fine, sinistro di Jorginho che sfonda palla al piede e beffa Mammarella. Nel finale arroventato, Bocao e De Oliveira sprecano (a 2’ dalla sirena) la palla della vittoria da un metro, mentre ancora Laion para De Oliveira due volte negli ultimi venti secondi. Non basta, si va ai supplementari.
Pérez decide di chiuderla e riparte con Coco Wellington portiere di movimento. Mossa che stende la Lazio, anche se proprio Coco sciupa ancora dal secondo palo. La trama di passaggi porta al vantaggio di Murilo. All’intervallo con un 2-3 ancora da fissare, il coach spagnolo insiste con il power player. E arriva il poker di Bordignon. Finita? No. La Lazio si riversa rapidamente nella metà campo avversaria e Jorginho in tre riprese batte Mammarella per 3-4. Ci pensa De Oliveira a portare i suoi ai quarti segnando un gol da cineteca a 2’ dalla fine. Onore alla Lazio, viva o orgogliosa fino alla fine, ma con maggiore precisione la partita sarebbe durata un tempo o poco più.
LAZIO – ACQUAESAPONE UNIGROSS 3-5 (pt 1-2, st 2-2, pts 2-3)
LAZIO: Laion, Liistro, Gastaldo, Gedson, Varela, Scheleski, Jorginho, Chilelli T., Bizjak, Lupi, Biscossi, Luce. All. Reali.
ACQUAESAPONE UNIGROSS: Mammarella, Quilez, Bordignon, Murilo, Calderolli, De Oliveira, Bocao, Coco, Jonas, Rocha, Junior, Mambella. All. Pérez.
ARBITRI: Marino di Agropoli, Vitolo di Castellammare, crono Di Resta di Roma2.
MARCATORI: nel pt 1’20’’ e 16’30’’ Bocao (A), 13’33’’ Laion (L); nel st 15’29’’ Jorginho (L); nel pts 3’ Murilo (A); nel sts 20’’ Bordignon (A), 1’ Jorginho (L), 2’ De Oliveira (A).
NOTE: ammoniti Scheleski (L), Gedson (L).