Dalla banca alla serie A, il molisano come Sarri nel calcio: ieri con Barbarossa al “Pescheto”
Con la piscina del “Pescheto” sullo sfondo e tutto l’affetto dello staff dirigenziale e tecnico, presente al gran completo, Fausto Scarpitti ieri si è presentato alla famiglia Acqua&Sapone Unigross. Dal lavoro in banca alla panchina blasonata dei nerazzurri: l’ascesa del molisano ricorda, fatte le debite proporzioni, quella di un certo Maurizio Sarri, che da impiegato bancario è arrivato a guidare la Juventus. “Spero di raggiungere risultati all’altezza del paragone – sorride il neoallenatore – . Si comincia a fare l’allenatore per gioco, poi ci si trova, con la crescita professionale, davanti ad un bivio. Grazie all’appoggio della mia famiglia ho scelto di seguire la mia passione e proseguire questa carriera: l’arrivo all’Acqua&Sapone mi ripaga di questa scelta”.
Nel ristorante di Città Sant’Angelo della famiglia Colatriano, che fu centro sportivo in cui mosse i primi passi il club nerazzurro ed è rimasto negli anni un quartier generale per gli uomini della famiglia Barbarossa, è iniziata ufficialmente l’avventura del 44enne tecnico molisano. “Lo abbiamo scelto perché è un giovane che fa giocare bene le sue squadre, ha vinto già molti campionati e contro di noi si è fatto apprezzare con una partita straordinaria della sua ex squadra”, le parole introduttive del presidente Enio Barbarossa, seduto al tavolo con il mister per la presentazione ufficiale: “Sono qui con l’ambizione di portare risultati a questa società che è abituata a vincere e a ottenere grandi successi, ormai da diversi anni – ha detto il coach di Isernia – . Raccolgo l’eredità di grandi allenatori che hanno fatto la storia del club, ma anche del nostro futsal. C’è volontà di ottenere risultati importanti e aprire un nuovo ciclo, ma sapendo che stiamo avviando qualcosa di nuovo, con serenità e convinzione. La squadra verrà in buona parte rinnovata e ci vorrà il tempo necessario per ricreare le condizioni per vincere”.
Decisiva probabilmente nella scelta della famiglia Barbarossa, anche la partita di andata sul campo del CMB Signor Prestito: 5 gol incassati dai nerazzurri nei primi 20’. “Quella partita per fortuna l’hanno vista anche i presidenti… – scherza Scarpitti – E’ stata, credo, la migliore partita della stagione, sicuramente il parziale migliore. All’epoca eravamo al primo posto sia noi che loro, la mia squadra era molto carica sapendo di dover affrontare una corazzata come quella nerazzurra e fece un primo tempo eccezionale. Nella ripresa, però, uscì fuori la caratura dell’Acqua&Sapone che riuscì a recuperare nella ripresa. Quello per me è lo spot di come vorrei vedere sempre giocare una mia squadra”.
Intensità, aggressività e voglia di non subire mai l’avversario. “L’organizzazione difensiva è la base si cui costruire tutta l’intelaiatura di squadra – ha chiuso, prima di trasferirsi in sede per una serie di colloqui individuali con i suoi prossimi giocatori – . Nel CMB la squadra lavorava bene sul possesso e sulle transizioni, un lavoro fatto con lo staff e tutto il gruppo squadra. Così siamo riusciti ad ottenere buoni risultati. E spero di farlo anche qui, con lo staff di prim’ordine che la società mi ha messo a disposizione”.