La felicità dei due deb: “Orgogliosi delle nostre origini, sarà un’emozione vestire l’Azzurro”
La Nazionale Italiana di Futsal ha un nuovo c.t. E’ Massimiliano Bellarte, l’ex allenatore dell’Acqua&Sapone Unigross per sei stagioni, la nuova guida degli Azzurri. Nella sua prima lista di convocati, c’è subito un pienone di nerazzurri. Alle conferme di due pilastri come Mammarella e capitan Murilo, con l’arrivo del c.t. pugliese ecco anche due gradite new entry: i difensori Eduardo Alano Farias “Dudu” e Rafael Rizzi “Rafinha”. Dudu è arrivato nella passata stagione, a 23 anni, in Italia, proprio con la maglia nerazzurra. Una felice intuizione di mercato della società del presidente Barbarossa, che ha consegnato alla serie A italiana uno dei giocatori più interessanti in ottica presente e futura dell’intero panorama del futsal italiano. La chiamata in Azzurro è il naturale sfogo di un percorso iniziato lo scorso autunno a suon di prestazioni altisonanti, per il centrale classe ’96.
Rafinha è invece già un veterano della serie A: a 27 anni, e con un lungo trascorso nel Real Rieti (anche da capitano), il roccioso centrale nerazzurro ha finalmente conquistato una chance in Nazionale. Entrambi saranno impegnati nel primo raduno dell’Italia, da domenica prossima (20 settembre) a giovedì, nel centro tecnico di Novarello. Fanno parte di una lista allargata a 24 elementi, dai quali il c.t. dovrebbe poi selezionare i convocati per le prime partite ufficiali, in programma nei primi giorni di dicembre.
“Sono davvero entusiasta di questa chiamata. E’ un sogno che si avvera. Lo avevo detto mesi fa, alla mia prima intervista dopo il debutto in serie A, che sognavo la maglia azzurra. Ed eccola, finalmente. Sarà una grande emozione poterla indossare, la difenderò con impegno e orgoglio. Nella mia famiglia ci sono origini venete, ho scoperto pochi anni fa questa mia discendenza, ma ne vado fiero. Ringrazio l’Acqua&Sapone per la fiducia che mi ha dato fin dall’anno scorso, spero di ripagarla anche con grandi risultati in maglia nerazzurra”, ha detto Dudu, arrivato da Joacaba.
Anche Rafinha ha origini venete, trevigiane per la precisione. A casa sua, a Porto Alegre, la cultura italiana, e soprattutto la cucina, è stata sempre un marchio distintivo. “Sì, i miei bisnonni parlavano italiano in casa, le nostre radici sono forti da sempre. Per me è un grande stimolo adesso vestire la maglia azzurra. Mi emozionerò un po’ al raduno, ma voglio dare il massimo per confermarmi nel gruppo della Nazionale. Ho atteso tanti anni per avere questa chance e non voglio sprecarla. Quando mi hanno chiamato per dirmi che sarei stato convocato, quasi non ci credevo. Ma il nuovo c.t. mi ha allenato a Rieti, per questo dentro di me un po’ ci ho sperato…”.
In bocca al lupo ai nostri quattro Nazionali, agli “anziani” e ai debuttanti, al nuovo c.t. Bellarte e a tutto il gruppo di lavoro che inizia questa nuova avventura che ha l’obiettivo di conquistare un posto ai prossimi Europei.