Under 17 capolista nel proprio girone, Under 19 seconda e con la Final Eight in tasca. La stagione prometteva un finale scoppiettante per le giovanili dell’Acqua&Sapone Unigross, ma la stagione del calcio a cinque giovanile è andata in soffitta già da un po’ a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso.
I sogni dei ragazzi di Luca Di Eugenio sono tornati nel cassetto, in attesa di poter tornare nei palazzetti per provare di nuovo a portare a casa titoli e, soprattutto, soddisfazioni per i ragazzi del vivaio nerazzurro, i tecnici e l’intera società della famiglia Barbarossa, che ha già in bacheca due titoli tricolori (e tanti altri titoli regionali): Juniores 2013 e Allievi 2018.
Luca Di Eugenio di Under 17 e Under 19, dopo aver perso una Coppa Abruzzo con gli ex Allievi, ha centrato un traguardo storico, qualificandosi per la Final Eight poi non disputata a Faenza. Il tecnico nerazzurro, artefice dello scudetto Juniores qualche anno fa a Bassano del Grappa con i ragazzi del ’94 e ‘95, fa il suo bilancio in attesa che il congelamento dei campionati 2019/2020 diventi definitivo.
“Sono molto dispiaciuto per l’Under 17 perché si stava creando una bella situazione – spiega l’allenatore del vivaio e preparatore dei portieri della prima squadra – . Una squadra che migliorava a vista d’occhio, con margini di crescita ancora incredibili. Avevamo visto scampoli di un bellissimo calcio a cinque e non vedevamo l’ora di arrivare in fondo alla stagione per giocare una finale, magari la rivincita contro il Chieti, dopo la sconfitta in Coppa Abruzzo. Sono sicuro che sarebbe andata diversamente rispetto alla partita di gennaio… Non parlo dei singoli, ma dico che tutti i ragazzi sono stati fantastici e sono migliorati allenamento dopo allenamento. Un vero peccato esserci fermati”.
L’Under 19 era pronta a giocare per la Storia: “E’ stata un’annata strana. Dopo un girone d’andata stratosferico, al rientro dalla pausa di Natale si era spenta un po’ la fiamma – racconta Di Eugenio – . Con pazienza ed esperienza, abbiamo sopportato e capito il momento e siamo riusciti ad arrivare alla partita di ritorno dello spareggio per la Final Eight, sul campo del Real San Giuseppe, al top: una giornata che ha racchiuso il lavoro di due anni con un gruppo di giocatori che meritava il premio di andare a giocare le finali di Coppa Italia. Avevamo raggiunto la consapevolezza di essere diventati una grande squadra, contro il Real eravamo stati perfetti sotto tutti i punti di vista. Per me, una delle migliori partite mai giocate da una mia squadra in venticinque anni di calcio a cinque. E la Final Eight con l’Under non era stata mai raggiunta da quando l’Acqua&Sapone è in serie A (c’è un precedente dell’Under 21 ai tempi della serie A2)”.
Anche in campionato, l’Under 19 era pronta al rush finale: “Siamo stati sfortunati, ma alla luce di quello che è avvenuto, il campionato non l’abbiamo perso, eravamo in corsa per vincerlo, anche se eravamo secondi. Forse meritavamo di vincerlo a punteggio pieno, ma alcuni episodi ci hanno condizionato. Non ultimo, il portiere Fior, che è mancato per due terzi di stagione. Ma ai play-off avremmo potuto dare fastidio a tutti, avevamo la consapevolezza di potercela giocare”.
Una squadra fortissima anche fuori dal 40×20, quella del settore giovanile nerazzurro: “I miei collaboratori sono stati preziosi e instancabili: ringrazio pubblicamente Maria Rita D’Anteo, Peppe Guzzardo e, soprattutto, Enzo Margiovanni, che ha fatto davvero tanto per l’Under 17. Così come per l’Under 19 ringrazio Giampiero Sessa, che ha fatto un grande lavoro nel tenere la squadra in equilibrio con me: è stato sempre al mio fianco nel tenere il gruppo sulla corda e anche nella gestione quotidiana. Grazie anche a Vincenzo Filippone, che seguiva da vicino e con interesse sincero. Ovviamente il prof Aiello, che ha dato un contributo importante nella preparazione atletica dei ragazzi, e il dottor Iannacone, che in panchina era il nostro primo tifoso. Non posso non menzionare il direttore D’Egidio e l’a.d. Colatriano che hanno sempre creduto nel valore del settore giovanile. Grazie quindi alla società, naturalmente, che è stata sempre presente per questi ragazzi”.
Dopo Fior, Patricelli (2002) in Nazionale Under 19, mentre è lunga la lista dei ragazzi presenti nella Rappresentativa regionale Under 17. “Abbiamo mandato anche quest’anni tanti ragazzi in Nazionale o nelle Rappresentative, che per una società come l’Acqua&Sapone è sempre un obiettivo importante da raggiungere”, chiude Di Eugenio.