Il 32enne veneto alla corte di mister Pérez: “Felice di arrivare all’AcquaeSapone Unigross, un top club”
Il primo acquisto da campione d’Italia per l’AcquaeSapone Unigross è Marco Ercolessi. Il 32enne di Abano Terme ha detto sì al presidente Barbarossa e prosegue la sua carriera in Abruzzo dopo aver militato già nel Pescara dal 2014 al 2016 e nella prima parte della passata stagione, dopo una parentesi nel Kaos.
Ercolessi, giocatore di esperienza internazionale, pilastro della Nazionale italiana da diversi anni (con centoventi partite giocate è l’Azzurro con più presenze della storia), è un mancino che andrà a colmare una delle poche mancanze nel roster di Tino Pérez. Il suo curriculum parla da solo: il centrale difensivo veneto ha vinto con l’Italia l’Europeo del 2014, ha tre scudetti in bacheca (Marca, Luparense e Pescara) e ha giocato la Uefa Futsal Cup con il Pescara fino alla Final Four del 2016. Ha vinto due volte la Coppa Italia e una la Supercoppa italiana.
Una carriera nata, come per tutti gli italiani presenti oggi nell’elite del futsal nazionale, nel calcio, nelle giovanili del Padova. Poi il passaggio al Petrarca, sempre nella città patavina, per iniziare una lunga gavetta tra vivaio della Luparense, Canottieri Belluno e Venezia, club con cui ha vinto la A2 da capitano e iniziato a giocare con continuità nella massima serie nel 2011/2012.
“Arrivo in un momento in cui l’AcquaeSapone Unigross è al top, senza dubbio la squadra più forte d’Italia. Lo è stata fin dall’inizio della scorsa stagione. Fa piacere poter giocare per una realtà come questa, ma io la conoscevo già da prima che vincesse: da diversi anni è una società di vertice e sono felice di averla scelta”, ha detto il centrale veneto, impegnato in questi giorni a Padova per sostenere gli esami alla Facoltà di Giurisprudenza.
Da pilastro Azzurro, finalmente potrà condividere lo spogliatoio con l’altro centenario, Mammarella: “Stefano lo conosco da anni, prim’ancora che conoscessi mia moglie… – scherza Ercolessi – . Dall’Under 21 in poi abbiamo fatto lo stesso percorso e il nostro è un rapporto di lunga data, una vita insieme. Sarà bello giocare con lui per l’intera stagione e non solo per i pochi giorni dei raduni o delle competizioni internazionali. Ci accomuna la stessa voglia di vincere ed essere competitivi. Non solo la nostra: tanti ragazzi sono stati miei compagni in passato tra Nazionale, Marca e Luparense e so quanto siano tutti giocatori e uomini nati per competere ai massimi livelli”.
Con Pérez non ha ancora parlato, ma… “L’ho conosciuto qualche tempo fa a Pescara, e l’ho salutato dopo la finale vinta a Bassano. Non abbiamo parlato, lo faremo quando inizierà il ritiro. So quanto vale come coach: da avversario l’ho affrontato quando allenava l’Azerbaijan e ho visto spesso le partite casalinghe dell’AcquaeSapone nei mesi scorsi”.