Lo scudetto è il 5° titolo del club in otto anni di serie A. E ora il debutto in Futsal Champions League
Cinque titoli in otto anni di serie A. Dalla prima Coppa Italia del 2014 allo scudetto di ieri sera a Bassano del Grappa (in mezzo una Supercoppa italiana, una Winter Cup e la Coppa Italia dello scorso marzo).
L’AcquaeSapone Unigross è uno dei più belli miracoli sportivi d’Abruzzo, proiettato nel panorama dello sport nazionale. E da oggi anche internazionale: con il tricolore, i ragazzi del presidente Barbarossa acquisiscono il diritto a rappresentare l’Italia nella prossima Futsal Champions League. In Europa, il primo passo sarà il sorteggio dei gironi del Preliminary Round, il prossimo 5 luglio a Nyon, in Svizzera: Mammarella e compagni debutteranno dal 28 agosto al 2 settembre nel Preliminary Round, la prima porta d’accesso al futsal continentale che conta.
Adesso, però, dopo il trionfo sulla Luparense in gara5, che ha fatto arrivare in casa della famiglia Barbarossa e sui canali social del club centinaia di messaggi di congratulazioni da ogni parte d’Italia e dall’estero, è il momento di godersi la festa per lo storico double Coppa-Scudetto, che in serie A mancava da dieci anni. Il viaggio di ritorno dal Veneto è stato un susseguirsi di brindisi a ritmo di samba e musica latina: tutti scatenati, nessuno escluso. Anche lo stratega Pérez, l’uomo che ha alzato al cielo già 4 Champions in carriera.
MURILO COME TOTTI
Da undici stagioni veste la maglia dell’AcquaeSapone: ha vinto la B, la A2 e i cinque titoli in bacheca. Il capitano Murilo Ferreira è un po’ il Totti nerazzurro: a 29 anni conquista il suo primo scudetto e ora debutterà in Champions: “Credo che al di là di vincere a Bassano, la cosa davvero importante è aver fatto la storia, vincendo Coppa e campionato nella stessa stagione, obiettivo che raramente è stato centrato in Italia. Ho voluto giocare la finale a tutti i costi, il dolore alla caviglia si è fatto sentire, ma era l’ultima partita e volevo dare una mano ai miei compagni. Ringrazio il dottor Iannacone e il fisioterapista Ulisse per avermi seguito in queste settimane difficili. E’ andato tutto bene, e siamo felicissimi”.
JONAS MVP
Jonas con 9 gol è stato il miglior cannoniere nerazzurro nei play-off, oltre ad essere nominato come miglior giocatore della finale al Pala Sind. Dopo aver vinto due titoli nazionali con la Marca (2010 e 2013), centra l’obiettivo con il club nerazzurro: “Abbiamo subito gol in un momento in cui non ce l’aspettavamo. Quel secondo gol ha caricato la squadra. Nella ripresa è stata dura, loro sono campioni e sono abituati a giocare queste partite, ma ce l’abbiamo fatta: abbiamo portato lo scudetto in Abruzzo, la cosa che volevamo tutti da tempo. Emozione? Per me è il terzo scudetto in carriera, ma ogni volta è una sensazione diversa, una gioia indescrivibile”.
IL DS D’EGIDIO
Il direttore sportivo Gabriele D’Egidio, uno dei fondatori della società partita da Città Sant’Angelo, alla sirena di gara5 a stento ha trattenuto la commozione: “Abbiamo giocato una grande partita, tutti si sono sacrificati fino all’ultimo secondo. Siamo arrivati fino a gara5, soffrendo tanto, ma ci tenevamo troppo a vincere questo scudetto: da anni facciamo grandi sacrifici, tutti, non parlo solo dell’aspetto economico, e lavoriamo tantissimo, anche fuori dal campo: volevamo coronare un sogno. Pérez? Ha fatto un lavoro splendido in questi ultimi quattro mesi”.